La seconda Natura

Area ZOOART Giardini Ferretti e Rapino

Ortona (CH)

 

La Natura ha sempre provveduto per se: nulla e mai diventato un rifiuto…tutto e stato utilizzato,
riutilizzato nel ciclo virtuoso della vita dei materiali sia che essi stessi fossero solidi, liquidi o gassosi.
Le foglie e gli esseri viventi nutrivano la terra, l’ossigeno e gli altri gas prodotti dalla combustione e da
reazioni chimiche il cielo e piante ed animali alla fine del loro ciclo vitale il mare.
Tutto tornava per milioni di anni…poi comparve l’uomo…che in poche decine di migliaia di anni divenne
il dominatore incontrastato della Terra.
Non certo per il suo fisico e la sua forza ma per l’intelligenza che gli permise di costruire macchine ed
utensili come proprie protesi per tutte le necessità.
Ma intelligenza non e sinonimo di perspicacia: l’uomo divenne l’unico animale che uccide i suoi simili,
altri animali solo per gioco, produttore di rifiuti infinito, incurante della propria era geologica e della sua
limitatezza.
Presto il declino portò all’estinzione del genere umano che lasciò come eredita una terra arida, quasi
senza vita ma piena di rifiuti soprattutto di plastica.
Miliardi di miliardi di tonnellate infinite di plastica accumulate in terra e nel mare dove nuove terre
galleggianti multicolori e di forme estemporanee sostituirono quelle originarie.
Nei millenni successivi per un processo sconosciuto la plastica prese vita: come se la sua struttura atomica
avesse interagito e legato con quello che era rimasto di cellule e cromosomi viventi.
Un’evoluzione sensazionale che fece nascere elementi artificiali con DNA modificati, materia sintetica
che viveva, plastica che si trasformava e si plasmava con altra plastica, interagiva con l’intorno, si
sviluppava e si riproduceva come esseri unicellulari sintetici, sviluppandosi sempre con una maggiore
complessità.
Era nata una Seconda Natura.
Ma al contrario della prima aveva una vocazione parassitaria smisurata, una capacita di aggredire e
appropriarsi di tutto, di inglobare, digerire e sintetizzare qualsiasi cosa, famelica e antropofaga, onnivora e
insaziabile.
Così parassita e rapace si attaccava a tutte le forme naturali, le succhiava la linfa vitale e poi ne mangiava
il tessuto inanimato, fino a non lasciarne niente.
Presto la Natura che noi conoscevamo scomparve fagocitata da questa nuova vita, lasciando il posto a
questa Seconda Natura malvagia e incontrollabile che tanto ci somiglia.